Meteo e Previsioni meteo Forno Canavese
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Previsioni meteo Forno Canavese
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Rubrica delle tendenze stagionali con carte anomalie Europa ed Italia
Il mese di Novembre e' risultato molto vicino alla linea di tendenza, con frequente instabilita' specie la seconda parte,
centrando anche il raffreddamento nel passaggio con Dicembre.
La tendenza effettuata su Dicembre invece, anche in relazione a quanto ci mostrano i modelli fisico-matematici, ci fa capire come la fase fredda invernale, sia stata molto piu' rapida del previsto, senza ricadute sul mese in essere,
pregiudicando in parte la tendenza della prima parte.
Al momento invece, la tendenza di Gennaio,
proporrebbe una fase invernale, ipotizzabile entro la seconda decade, con arrivo di tempo piu' mite a seguire.

Carta delle Anomalie Europa. Questa carta riassume la possibile evoluzione climatica mensile attraverso una sintesi delle anomalie più incisive, attese su scala locale
COMPARAZIONE COL PRECEDENTE OUTLOOK [RILEGGI]
Questa fase stagionale, evidenzia un mese di Dicembre variabile,
con precipitazioni concentrate su brevi periodi, assenza di grandi irruzioni di aria fredda.
La tendenza per Gennaio invece, poggerebbe le basi su un mese a due facce, la prima meta' o fino alla seconda decade,
con maggiore dinamicita', e chances per l'ingresso di aria fredda temporane, ma seguirebbe l'arrivo di una fase molto mite e asciutta.
FOCUS ITALIA: GENNAIO, SOLO UNA COMPARSATA TEMPORANEA DELL'INVERNO?
Italia Settentrionale
Il mese di Gennaio al nord, inizierebbe stabile con temperature in flessione. Attorno al 4/6 una perturbazione nord-atlantica, causerebbe veloci rovesci che da est Piemonte e Lombardia traslerebbero verso il triveneto, anticipati da correnti da sudovest e seguite dal Maestrale, fiocchi sulle Alpi specie estere ed orientali in calo a 600m.
La fine della prima decade comincerebbe con schiarite temporanee, ma si scaverebbe una depressione sottovento alle Alpi già dal 12, con fenomeni sparsi al nordovest iniziali, e poi verso l'Emilia e basso Veneto, con neve in calo in collina, rapido miglioramento dal 13. Schiarite al nord, con fiocchi da stau sul Piemonte attorno al 15/16.
Seguirebbe poi un nuovo incremento delle nubi sulla Romagna dal 18, con fiocchi a bassa quota, Bora sulle Venezie e stau sul Piemonte. La terza decade invece, dopo iniziali fiocchi a bassa quota al nordovest, ed area Appenninica emiliana, vedrebbe l'ingresso di correnti miti, e poi dell'anticiclone.
Il mese al Nord potrebbe mostrarsi solo a tratti invernale, con una seconda parte piu' mite.
Italia Centrale
Il mese di Gennaio al centro, inizierebbe stabile con temperature in flessione. Attorno al 4/6 una perturbazione nord-atlantica, causerebbe veloci rovesci che dalla Sardegna, Toscana e alto Lazio, si estenderebbero verso Umbria Marche, ed interno abruzzese, anticipati da correnti da sudovest e seguite dal Maestrale, fiocchi in Appennino a fine fase da 900m .
La fine della prima decade comincerebbe con schiarite temporanee, ma si scaverebbe una depressione sottovento alle Alpi già dal 12, con fenomeni sparsi iniziali Tra est Toscana, Umbria e Marche, in estensione ad interno laziale e Abruzzo, con neve in calo fino a 500m a fine periodo, spruzzate anche in Sardegna da 700m, rapido miglioramento dal 14 in estensione da ovest. Schiarite attorno al periodo 15/17.
Seguirebbe poi un nuovo incremento delle nubi sui settori adriatici dal 18/19 , con fiocchi a bassa quota, tempo stabile e freddo altrove. La terza decade invece, dopo iniziali rovesci sui settori tirrenici, vedrebbe l'ingresso di correnti miti, e poi dell'anticiclone.
Il mese al centro sarebbe prima invernale, e poi molto mite risultando mutevole e ventoso.
Italia Meridionale
Il mese di Gennaio al sud, inizierebbe stabile con temperature in flessione. Attorno al 4/6 una perturbazione nord-atlantica, causerebbe veloci rovesci che dalla Campania, si estenderebbero verso Molise Basilicata, nord Sicilia ed area garganica, anticipati da correnti da sudovest e seguite dal Maestrale, fiocchi in Appennino a fine fase da 1000 m .
La fine della prima decade comincerebbe con schiarite temporanee, ma si scaverebbe una depressione sottovento alle Alpi già dal 12, con fenomeni sparsi iniziali Tra Molise Basilicata e Campania, in estensione altrove, con neve in calo fino a 6/700m a fine periodo, rapido miglioramento dal 14 in estensione da ovest. Schiarite attorno al periodo 15/17.
Seguirebbe poi un nuovo incremento delle nubi sui settori adriatici dal 18/19 , con fiocchi a bassa quota, tempo stabile e freddo altrove. La terza decade invece, dopo iniziali rovesci sui settori tirrenici, vedrebbe l'ingresso di correnti miti, e poi dell'anticiclone.
Il mese al Sud risulterebbe ventoso e variabile
Anomalie Italia Gennaio 2026

Carta delle anomalie Italia. Questa carta riassume la possibile evoluzione climatica mensile attraverso una sintesi delle anomalie più incisive attese su scala locale
TENDENZA SUCCESSIVA PROSSIMI MESI ITALIA: Stagione autunnale con frequenti azioni di sbarramento al flusso Atlantico.
Ciò comporterebbe fasi anticicloniche asciutte, ed altre più meridiane o semi-meridiane con raffreddamento del settore continentale in vista dell'inverno. Sul Mediterraneo, il freddo potrebbe intervenire nel passaggio tra novembre, e la prima meta' dicembrina.
SITUAZIONE TELECONNETTIVA INVERNO 2025/2026
Per quanto riguarda il prossimo semestre freddo, dobbiamo considerare ENSO- CP, una QBO Orientale e uno IOD-. concentrandoci sullo stato del VP, spicca il recente CANADIAN WARMING, con il dislocamento del Vortice e successiva riflessione delle onde troposferiche.
Questa dinamica, oltre che portare forti azioni gelide verso gli USA, predispone in dicembre per un accelerata zonale. A questo punto il vero inverno, potrebbe essere rimandato(in parte) a gennaio, e poi con ottime chances l'ultima parte di stagione(in coda tra fine febbraio e Marzo), quando interverrebbe un SSW.
Carta delle anomalie termiche a 850hPa (1500 m) previsto dal modello climatologico CFS V2 con elaborazione Datameteo per il mese di Gennaio 2026.
Tendenza successiva:La stagione autunnale vedrebbe la porta Atlantica spesso chiusa, con soluzioni instabili più meridiane o similari, con possibilità di lunge azioni anticicloniche.
Freddo in arrivo entro la prima decade dicembrina(tra la terza decade novembrina e la prima di dicembre), e poi accelerata zonale.